sabato 25 ottobre 2008
Quando la trivela era sconosciuta
GOAL
Il giorno che l’allegria tuonò echeggiando
gagliardamente segnali di certa euforia.
Nel verde colore, impastato di bruni riflessi,
delimitato con bianchi segnali.
Quì racconto, una muta azione di gioco,
che la futura cultura calcistica di livello superiore,
avrebbe poi elargito a piene mani (piedi).
Il punto di riferimento calpestato con azione
veloce, in algebrico senso, dove
l’elementare senso avrebbe suggerito
banale soluzione. Tocco tosto
con gesto lungo, con l’interno piede,
che calpestava la linea.
Banale per banale, invece esterno
piede interno, colpivo centro esterno sinistro
della sfera che fluttuando l’aria con fantasioso
entusiasmo regalò allegra gioia
campanilistica.
Una voce racchiusa in una camicettina
a colori con gonna a pieghe, sussurrò:
“Ma sei veramente bravo”!
Il mio viso si colorò ancora di più,
di rosso e di euforia.
Avevo 16 anni ed ero, era il lontano1962 l'epoca di questo episodio
martedì 27 maggio 2008
MONTI.....
Erano anni che
non vedevo dei monti.
Paradossalmente era uscito
dalla mente,
la loro esistenza.
Raramente ne sentivo parlare.
Vagamente e in modo superficiale
sapevo che erano là.
I colori, i calori, gli odori,
i rumori, i silenzi, i suoni.
Nella mente non trovavano
spazi, non c’erano contatti.
Oggi, ho percepito
quelle sensazioni ormai
cadute in dimenticanza.
Decisamente ho avvertito
una presenza ormai assopita,
in una situazione stagnante,
che un ozio mentale
aveva dimenticato.
Voglio ritornare e
voglio rivivere
sui monti, anche se sarà
l’ultima azione che farò.
E’ un umano desiderio
egoistico che sono obbligato
a non farmi mancare.
lunedì 10 marzo 2008
domenica 17 febbraio 2008
Transizione
La diffidenza insolita,
verso ipotesi d’entusiasmo.
E’ la vile stortura
del pensiero indifeso
che lascia sopravvivere
per affidarsi rassegnati
all’arrivo
di un invecchiamento lento.
L’essenza di una
sperimentazione frenetica,
la consuetudine
dell’entusiasmo,
per una transizione
fra incredulità velleitaria
a conforto di significati
incoscienti di nuove stagioni.
Sembra una balorda
ma viva
armonia del destino
per non ritrovarsi fermi
all’insensato massacro
di una spietata sorte.